La mamma aveva soltanto dodici mammelle e Firmino rimase escluso dall'allattamento.
Per sopravvivere, cominciò a rosicchiare libri e, un morso dopo l'altro, si scoprì capace di leggere attraverso il sapore amaro o dolce, intenso o lieve delle pagine. I libri più belli erano anche i più buoni e Firmino diventò un vorace lettore, capace anche di identificarsi con i grandi eroi della letteratura di ogni tempo.

Nella Villa è  Firmino il vero padrone di casa; come lui ghiotta di libri, scrittrice lei stessa, Rosanna desidera riservare ai propri ospiti un'attenzione speciale:
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chi, all'atto della prenotazione, indicherà il titolo di un libro che gradirebbe leggere, al proprio arrivo ne troverà una copia ad attenderlo.

​Saranno inoltre a disposizione
​tutti i volumi della vasta libreria di Firmino,

​da sfogliare in camera, in giardino o nel salotto-biblioteca, magari sorseggiando un calice di buon vino piemontese.